sabato 13 febbraio 2010

Tutti in corsia di sorpasso

In Francia succede questo: http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Tecnologia%20e%20Business/2010/02/tariffa-sociale-internet-francia.shtml?uuid=911375b8-1596-11df-87b1-3d920515b47e&DocRulesView=Libero

Sarà la loro economia che glielo permette, o forse perchè oltre le alpi il mercato è veramente libero e il consumatore non è ostaggio dei vari "cartelli" produttivi come qui da noi dove grazie a questa loggia massonica l' euro ha avuto un impatto devastante sulla nostra vita quotidiana o forse i francesi sanno dare il giusto peso alle priorità sociali quali l' informazione per tutti(e non quella che decidono ai piani alti e basta) e la cultura.
Ed ecco l' Italia ormai in coda al gruppo con tutte le nazioni a cui ci equipariamo in perenne corsia di sorpasso per quanto riguarda economia, cultura, benessera...insomma...qualità della vita.
Da noi invece si bloccano gli stanziamenti per la banda larga sul 98% del territorio perchè quei soldi servono per altre cose o forse perchè cosi si tiene piu' facilmente la testa sotto la sabbia al cittadino-consumatore-elettore.
http://www.corriere.it/economia/09_novembre_05/economia-stop-banda-larga_283671b0-ca34-11de-9720-00144f02aabc.shtml
Via i forse...è proprio così....il cittadino come primo passo ha il diritto-dovere di informarsi e di far girare queste informazioni iniziando a costruire una consapevolezza di massa che ci porti a scegliere chi ci rappresenta con cognizione di causa e ad incazzarci quando ce ne sarà bisogno, e direi che il momento è più che propizio.

sabato 6 febbraio 2010

Non dimentichiamocelo...le caste

Quando si usa la parola "casta" andiamo spesso a pensare a chissà quali intrecci di potere massonico o economico alla base delle decisioni del paese nell' ambito sociale e produttivo. Restringendo il campo invece abbiamo la genesi di un comportamento umano forse innato ma che si è evoluto in maniera quantomeno paramafiosa...un esempio, la casta dei giornalisti, un ordine mesozoico chiuso a doppia mandata a cui, scendendo nel banale, hanno accesso i figli, i nipoti, gli amicissimi di chi questa casta ha contribuito a crearla...e ricordo che stiam parlando di un ordine nazionale che prevede un paio d' anni di collaborazioni continuative solo per diventare pubblicista ed essere ammesso ad un praticantato infinito per aver accesso all' esame di stato. Ora come ora tenersi un posto aleatorio come questo per più di 6 mesi è già un impresa. Comunque voglio scendere ancora di livello, passando da una "casta nazionale" ad una "casta universitaria....cittadina". Cioè quel che accade a Bari...il cosidetto "nepotismo accademico". Qui abbiamo piu' generazioni della stessa famiglia che spuntano come funghi nella stessa facoltà. Ora mi risulta che ci siano concorsi pubblici da superare...eppure questa famiglia possiede dei "geni" talmente brillanti nella stessa materia di studio da meritare l' assunzione in blocco. Beh, alla fine i fatti sono questi: http://blog.panorama.it/italia/2008/01/30/nepotismo-accademico-universita-di-foggia/
C'è scritto "Foggia" ma si parla di Bari...bah.
Ora pare che, con la riforma Gelmini dell' università, si inizi ad usare una parola..."meritocrazia" che, quando salta fuori, ci inebria col suo significato semantico nobilissimo ma inutile se non viene mai applicata realmente. Si parla di valutazioni per i professori in modo tale da istituire graduatorie "meritevoli" di essere utilizzate dagli atenei per le assunzioni: http://www.universita.it/riforma-reclutamento-docenti/
Sarebbe da aprire un discorso sul significato di merito ma dopo aver letto certe cose e sapendo come spesso e volentieri vanno le altre l' oggettività del giudizio viene a cadere e allora....spè...spè, che c'ho mio genero da sistemare...

venerdì 5 febbraio 2010

E se mangiassimo il nulla?

Parto subito con un argomento a dir poco fondamentale...il cibo. Mangio....vivo, non mangio....muoio. E se mangio male? Vivo altrettanto male. Bene, occhio che come mangiamo non lo decidiamo noi...almeno, noi andiamo a pescare la mela che ci appare più sana dal cesto al mercato o il pesce più fresco e via dicendo, però le sostanze nutritive(e non solo) che ci apprestiamo ad assorbire non le decidiamo noi ma chi quel cibo l'ha prodotto seguendo determinate regole...appunto un codice. Il "Codex Alimentarius" è appunto un codice, redatto e modificato a piacimento dai governi mondiali che decide tutto sugli alimenti che ci finiscono nello stomaco, cioè le procedure di produzione, i livelli di sostanze inquinanti "ammesse", gli additivi, l'etichettatura e in genere il modo di produrre e di trattare gli stessi alimenti.
Ed ecco la porcata, difficilmente sintetizzabile in un breve post(penso che sia giusto scrivere il meno possibile e affidarsi a pareri di persone competenti e che portano dati di fatto, e in rete su questo argomento ce ne sono a iosa), cmq ci provo.
Sono stati aumentati i livelli tollerati di alcune tossine nella produzione di alcuni cibi(esempio: aflatossine nella frutta secca), reintrodotte 7 sostanze ritenute cancerogene e vietate nel 2001, come l'hexachlorobenzene, la dieldrina, l'aldrina e impoveriti a livello vitaminico molti alimenti a favore di conservanti e pesticidi prodotti dalle solite multinazionali petrolchimiche di turno(Monsanto su tutte). In poche parole, per avere lo stesso apporto nutritivo che prima ci dava una mela ora dovremo mangiarne 2...introducendo pero' nel nostro organismo anche piu' del doppio delle sostanze dannose di prima. Detto cosi è molto semplicistico, per questo molto meglio prestare attenzione alla dottoressa Rima Laibow, direttrice della Natural Solution Fondation che in questi video spiega le mille implicazioni e diramazioni, spesso marcie fin dalle fondamenta, di questo vero e proprio abominio verso la salute dell' umanità.

http://www.youtube.com/watch?v=gMh9gMalylI
http://www.youtube.com/watch?v=hLCjHnsTcIE&NR=1

e cosi via...